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Autocontemporanea è una mostra itinerante nei luoghi toscani delle balene fossili, inaugurata a Sinalunga nel novembre 2024 per iniziativa dell’Associazione di promozione sociale Balena n° 5.
Questa di Siena è la seconda tappa organizzata in collaborazione con il Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici. Numerose sono le località della Toscana che hanno restituito resti di balene fossili: ad esempio Orciano Pisano, Sinalunga, Montalcino, Castelfiorentino e Siena.
Siena e le sue balene
Nel centro di Siena può capitare di imbattersi in una balena. O almeno in ciò che ne resta. Nella maggior parte dei casi si tratta di ossa fossili di cetacei vissuti nel mare che ricopriva la Toscana meridionale qualche milione di anni fa. Ossa di balena di varie località del Senese sono oggi esposte nel Museo di Storia Naturale: tra queste spiccano le grandi vertebre e altre porzioni scheletriche rinvenute nel XIX secolo nel Vicolo di Tone, a pochi passi da Piazza del Campo. Fu il celebre paleontologo Giovanni Capellini a studiarli e ad attribuirli alla specie Balaena etrusca da lui stesso descritta pochi anni prima.
Ma il Museo non ospita solo cetacei fossili: vi si ammirano anche fanoni di balena e balenottera e un imponente scheletro di balenottera comune, appartenuto a un esemplare spiaggiato nel 1974 a Piombino (Livorno). Oggi Nereo, come il reperto è stato affettuosamente soprannominato, è divenuto un vero e proprio simbolo della città, fotografato da migliaia di visitatori.